mercoledì 30 ottobre 2013

Palazzo Strozzi, “L’ avanguardia russa la siberia e l’ oriente”
Aggiungi didascalia

 
 di seguito il commento di uno dei nostri collaboratori in sala....Massimiliano Margheri!

Ieri Chiara ed io ci siamo concessi un giro a Palazzo Strozzi, un’ edificio nel centro della nostra città destinato a mostre temporanee. Quella che è in svolgimento adesso, dal 27 settembre al 19 gennaio, è “ L’ avanguardia russa la siberia e l’ oriente”. Se siete in città in questo periodo non potete non vederla, ricavate un pomeriggio tra quelli che avete a disposizione ed usatelo per visitare quest’esposizione. Il tema della rassegna è il viaggio e vi assicuro che il viaggio che vi attende è spettacolare: innanzi tutto trattandosi di artisti Russi ed essendo la Russia così vasta e così remota ai suoi angoli, qui ci si trova dinnanzi a rappresentazioni che vanno dall’ oriente più lontano ( come da titolo) fino all’ occidente parigino, poiché non mancano le influenze di Matisse o di Cezanne, o di Picasso, così come del nostro Boccioni, perfino di un’ accenno alla secessione viennese. Testimonianza questa di come il linguaggio occidentale fosse capace di arrivare un po’ ovunque.
Poi un’ accenno alla mostra, prima sala: entrate e subito vi trovate davanti al classico vademecum sull’ esposizione, a seguire due quadri che nel loro dialogo sono la sintesi del vostro cammino dentro a quelle sale; sulla prima tela c’è una tipica radura russa innevata in un giorno d’ inverno, sullo sfondo dei monti, in primo piano un branco di lupi che annusa curioso e forse smarrito ma anche inconsapevole e stupito delle tracce di un carro sulla neve: e’ il segno del passaggio dell’ uomo civilizzato in un mondo che non gli appartiene e che forse nemmeno capisce ne’ capirà mai; Alcuni di quei lupi guardano fuori dalla tela, dritti verso di noi che stiamo per entrare in una dimensione mistica, emozionante, arcaica, violenta e moderna, a seconda del modo in cui l’ artista rappresenta il “momento ” sulla tela, o più semplicemente dall’ opera che è rappresentata. Dopo, a colloquio, un’ opera di Kandinsky, il Kandinsky astratto quello del viaggio interiore… . Non proseguo nella descrizione delle sale ma lascio a voi il piacere di scoprire il tesoro che questa mostra nasconde.
Continuo invece a parlarvi delle emozioni che in questo pellegrinaggio artistico avrete: sarete coinvolti dalle testimonianze pittoriche e scultoree, di vita dell’ immensa Russia, delle sue storie, dei suoi territori primordiali e tutto ciò lo ritroverete sulle tele di Kandinsky, lo ritroverete in due splendide opere di Malevic’, sulle tele di Filinov… in questa mostra troverete un filo che lega l’ energia primitiva della terra alla forza creativa dell’ uomo, sia esso artista o semplice visitatore. Non posso fare a meno di citare le fantastiche sculture lignee, che sembrano prendere il vigore della terra per poi gettarlo attorno a loro. C’ è una testimonianza religiosa che mi ha emozionato: è un grande cucchiaio di legno intarsiato con legato il teschio di un’ orso; questo perché una popolazione delle steppe credeva che il plantigrado fosse loro antenato ed il cucchiaio veniva usato nelle cerimonie. Tale reperto, così come molte opere, ci porta verso una dimensione mistica, così antica e così affascinante da non poterci lasciare indifferenti.
Vi invito, anzi vi esorto a non perdervi queste emozioni, né queste opere. Poi a fine della visita un caffè nel bar del palazzo, dentro al cortile, comodamente seduti e poi una cena… vi aspetto da noi così parliamo di quello che abbiamo visto, io per mio conto e voi per il vostro.
Buon viaggio
Massimiliano

domenica 6 ottobre 2013

IL MESE DELLA BIRRA!!!




Il termine Weizenbier significa in lingua tedesca "birra di frumento", ma è anche in uso, soprattutto in Baviera il termine Weißbier o Weissbier  per “birra bianca” .
Sono chiamate "birre bianche", ma non a causa del loro colore, che è anzi spesso di un biondo opaco (principalmente dovuto alle parti di lievito in sospensione), ma a causa della schiuma che si genera durante la fermentazione.Solitamente sono ad alta fermentazione, ovvero appartengono alla famiglia delle “ale” (contrariamente alle “lager” che sono a bassa fermentazione).
 Franziskaner
Si accompagna con carni bianche e formaggi.

                                                                                                             


Si definisce birra trappista una birra fabbricata da monaci trappisti o sotto il loro diretto controllo. Dei 171 monasteri trappisti nel mondo, solo otto producono birra (sei in Belgio, uno in Olanda e uno in Austria). Solo queste otto birrerie sono autorizzate a etichettare le loro birre con il logo Authentic trappist product ("Autentico Prodotto Trappista") che indica l'osservanza di una serie di regole stabilite dall'Associazione Internazionale dei Trappisti. 
                                    CHIMAY
Si accompagna con carni rosse, arosti e stufati.